Intervista con Vittorio Conti e Bozidar Grilc

Intervista con Vittorio Conti e Bozidar Grilc, Dirigenti e Docenti presso la Scuola Internazionale di Ipnosi e Ipnoterapia.

Božidar Grilc - Scuola di ipnosi

Sig. Bozidar, iniziamo con questa domanda: cosa significa essere ipnoterapeuti?

Tutte le nostre memorie sono custodite nel subconscio; se vogliamo realizzare un cambiamento, qualsiasi cambiamento, è necessario giungere alla mente subcosciente. L’uso dell’ipnosi è uno dei modi per comunicare proprio con quella parte dell'individuo così importante e l'ipnoterapeuta aiuta la persona ad accedere a tale stato per attuare la terapia. In questi tempi di grande trasformazione, anche i metodi definiti “spirituali” cercano di raggiungere la stessa cosa (l’accesso al subconscio) e diviene complesso distinguere chi usa l’ipnosi e chi no. L’ipnoterapeuta usa lo strumento dell'ipnosi nel modo ufficiale ma se osserviamo le varie tecniche metafisiche o energetiche, tutti, più o meno, usano l’ipnosi. Cambia solo la parola.

È da molto tempo che si dedica all’ipnosi!?
Si, è vero. Ero molto giovane quando ho iniziato ad usare l’ipnosi sul palcoscenico. Dalla mia prima esperienza sono passati più di 20 anni, infatti sono un ex mago da palcoscenico e ipnotista. L’ipnosi è ipnosi, anche se sul palco è un po' diverso, soprattutto per l'uso che se ne fa. L’uso delle tecniche cambia, cambia lo scopo e cambiano i risultati! Alle lezioni di ipnoterapia, però, affrontiamo anche questo tema, ovvero l’ipnosi da palcoscenico e la sua rappresentazione.


Sig. Vittorio, quali capacità deve avere una persona per diventare ipnotizzatore o ipnoterapeuta?
Nessuna. Quando si arriva a capire che sotto l’ipnosi vanno le persone che lo hanno deciso, si capisce che ogni mistificazione è superflua. È vero, che ci sono delle cose nell’ipnosi che vi possono sorprendere, ma è proprio per questo che esistono le scuole dell’ipnosi. Si impara tutte le tecniche necessarie e tutti i segreti che sono essenziali per eseguire il nostro lavoro. Questo possono impararlo tutti. Ci deve essere solo il desiderio. Se seguite le concezioni imparate, ogni ipnosi è un successo.

Può dirci qualcosa sulla vostra Scuola di Ipnosi e Ipnoterapia?
Il programma di formazione ideato per chiunque abbia voglia di intraprendere questo cammino, si basa sull'approccio americano e grazie alla sua efficacia sperimentata nel tempo siamo in grado di accompagnare lo studente, passo dopo passo, nel campo dell'ipnosi e dell'ipnoterapia. Questi insegnamenti conducono alla comprensione di tutti gli aspetti riguardanti il rapporto tra Ipnoterapeuta e cliente, dal primo contatto alla risoluzione dei più svariati disagi.
Qualunque sia la professione dei partecipanti al corso, qualunque sia il movente che li conduce verso la sperimentazione e la conoscenza di tale ambito, la nostra Scuola è pronta ad accoglierli per garantire il valore aggiunto che molti cercano!
Il Corso proposto dalla nostra Scuola, della durata di 6 giorni impegnerà lo studente durante due sessioni consecutive. La terza sessione riguarda aspetti dell'ipnosi spesso tralasciati dalle scuole di stampo accademico. La durata della terza sessione è di 2 giorni consecutivi, successivi ai primi 6 giorni di frequenza. La partecipazione al terzo modulo non è obbligatoria ma è consigliata!

Sig. Bozidar, una settimana è sufficiente per imparare l’ipnoterapia?
Esistono scuole che durano anche diversi anni!
Una settimana di formazione è più che sufficiente; gli americani usano questo metodo da decine e decine di anni. È altrettanto vero però, che la reale formazione inizia con il primo cliente o con il primo paziente (se parliamo di personale sanitario). La cosa straordinaria è che ogni singola persona è unica e irripetibile e reagisce in modo individuale alle tecniche ipnotiche. Ne consegue che nessuna scuola è in grado di preparare alle migliaia di diverse reazioni. Anche se dovesse durare 20 anni. Occorre quindi una buona base di formazione e poi, il prima possibile, la pratica. Solo con il lavoro e la pratica sul campo (e non con anni e anni di teoria accademica), è possibile diventare dei buoni ipnoterapeuti. Da qualche anno ho concluso di scrivere il mio libro sull’ipnosi e sull'autoipnosi. Pensavo che al termine mi sarei trovato tra mani un libro spesso e voluminoso! Descrivendo invece le cose senza mistificazioni e sofisticazioni, il libro è uscito con appena un centinaio di pagine; questo... dopo 20 anni d’ipnosi e ipnoterapia!

Potremmo rendere l'ipnosi un fatto complicato: basterebbe mescolarla con la psicologia o con l'analisi classica… e non sarebbero più sufficienti più due o tre terapie per liberarsi delle fobie (che è un classico!). Occorrerebbero, al contrario, almeno 20 o 30 terapie.

La vostra scuola ha qualche similitudine con la scuola Ericksoniana?
No, noi pensiamo che Milton Erickson non sia adeguato per un’ipnoterapia in linea con gli attuali standard e con i tempi odierni; è troppo lento. Immagini che nel suo studio o nel suo ambulatorio entri il direttore di un’importantissima azienda e vi dica: ho solo 1 ora di tempo per smettere di fumare o per liberarmi di un certo vizio. Con la tecnica di Erickson non sareste nemmeno sicuri che la persona si trovi in uno stato di ipnosi. Oltretutto è un metodo complesso da imparare e inutilmente lungo. Oggi necessitiamo di metodi veloci ed efficaci, grazie ai quali condurre il cliente in uno stato di ipnosi profonda, che definiamo sonnambulismo, in un arco temporale che va dai 3 a 5 minuti. Cosi vi rimangono almeno 55 minuti e un buon ipnoterapeuta è in grado di sfruttarli al meglio.

Sig. Bozidar, si può vivere facendo ipnoterapia? Può diventare un lavoro?
Si, questo è assolutamente possibile e questo è anche il significato della Scuola. Questo è il mondo nel quale viviamo, fatto anche di economia e di finanze e, come ogni tipologia di formazione, anche la nostra ha un costo. Il costo però diviene un investimento proficuo nel momento in cui il partecipante mette a frutto l'insegnamento ricevuto, anche nel giro di pochissimi mesi!
Negli ultimi anni, negli USA è diventato... quasi un'attività di tendenza; sono molte le persone che abbandonano la propria attività per dedicarsi all'ipnoterapia.
Personalmente consiglio di iniziare con cautela, ovvero a non lasciare il proprio lavoro pensando che i clienti arrivino senza che vi sia stata una buona semina.
Anche questo tema fa parte della nostra formazione; verranno forniti strumenti di conoscenza per migliorare il marketing e per attrarre il più alto numero di clienti.
Basterà un solo anno di operato per godere già di un buon numero di assistiti.
L’ipnoterapia può essere anche un buon lavoro “part time”. Infatti sono molti gli studenti della nostra Scuola ad essersi dedicati all'ipnoterapia mantenendo anche il lavoro principale.
Un altro aspetto positivo è l'ampliamento delle opportunità di conoscere un mondo nuovo, fatto di conoscenze interessanti e di nuove amicizie!

Credetemi, svolgere la professione di ipnoterapeuta è una esperienza meravigliosa.