Martina Crepaldi
Data di pubblicazion: 24.06.2020
L'Ipnosi nella preistoria
L'autore: Martina Crepaldi

La pratica dell'ipnosi, intesa come potenzialità della mente, è stata usata fin dall'antichità; nell'incisione di una stele egizia risalente alla XX dinastia egizia, che vedeva Regnante Ramesse XI, il filosofo Charles Arthur Musès (1972) scrive di aver trovato un'antica registrazione di una seduta ipnotica.
Altri rituali che svelano l'induzione in uno stato profondo di coscienza con finalità di portare alla guarigione, sono descritte nel papiro di Ebers (circa 1.500 a.c.). Anche nel papiro di Leida, risalente al regno di Ramsete XII, viene riportata una tecnica di induzione rappresentata dal dondolio di una lampada davanti al viso del soggetto. In molte civiltà antiche, oltre a quella Egizia (Atzechi, Maya, Zapotechi ed altri) si praticavano riti induttivi. L'ipnosi e in particolare l'autoipnosi (ricordo i Fachiri, ad esempio) sono praticate da Sciamani e Indiani da più di duemila anni.
Tra il popolo Chippewa (nativi Americani) attraverso la ripetizione del canto sciamanico, la trance ipnotica veniva indotta con finalità analgesiche e nelle danze tribali di iniziazione.
Lo studio dei reperti archeologici testimoniano quindi fenomeni di ipnosi e situazioni analoghe,  con varie modalità induttive e a scopo terapeutico, in alcuni casi divinatorio. Ad esempio i fenomeni studiati sui primitivi neoguineani e australiani, studiati da Francis James Gillen, Walter Baldwin Spencer e da Pierre Dominique Gaisseau registrano reazioni di analgesia.
Esistono anche cenni nella letteratura e nelle diverse testimonianze figurative e cerimoniali; a questo proposito è da ricordare il rito del fuoco (medicina iranica agli inizi del VI secolo a.C). e pratiche mediche successive, influenzate dal Brahmanesimo e dal Buddhismo.
Infine, annovero anche i misteri bacchici e Dionisiaci in Grecia, oltre alla cerimonia di iniziazione ai misteri di Sileno (lo spirito della danza della spremitura dell'uva sul torchio), dipinta nella Villa dei Misteri, che prevedeva la fissazione per lungo tempo di una maschera raffigurante lo stesso Sileno, riflessa in una coppa illuminata; tutto questo realizzava infine un fenomeno ipnotico.
COMMENTI
Bozidarè 24.05.2020 22:06 ha scritto:
Una ricerca molto profonda. Grazie Martina.
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